Ma le vostre figlie (o i vostri figli) guardano Violetta? Ho saputo che, nel giro di qualche settimana, partirà in Italia anche il tour musicale della beniamina dei preadolescenti, insieme alla sua band di cantanti-attori protagonisti della telenovela argentina.
Questo genere di trattenimento per ragazzini non mi fa impazzire. Devo, però, ammettere che queste serie svolgono un ruolo sociale, ormai da qualche generazione. I ragazzini fra i 10-11 anni e i 13-14 vivono blindati, fra casa, scuola e palestra, in assenza di una vera socialità. E allora, in un attimo, quel bisogno naturale di amicizia e di un pizzico di libertà trova un rispecchiamento nelle vicende un po’ sciocchine, ma buone per tutte le culture, raccontate nei serial.
D’altra parte, anche noi, tanti anni fa, avevamo iniziato il trend con serie non tanto più dense di significato, ad esempio “Happy days”. Mio marito mi ha ricordato che i suoi coetanei del tempo si credevano tutti Fonzie; e c’era anche una bella dose di maschilismo in quelle serie che, oltretutto, erano ambientate nella puritana America degli anni Cinquanta. Eppure quante volte, con le amiche, abbiamo aspettato le sette di sera per guardare Happy days, che concludeva un bel pomeriggio di scherzi e risate.
Mamme, papà, maestre e dintorni, mi piacerebbe leggere le vostre opinioni su Violetta & friends.