Se comandassero loro

Il gioco dei se

Se comandasse ArlecchinoCarnevale
il cielo sai come lo vuole?
A toppe di cento colori…
cucite con un raggio di sole.

PulcinellaSe Gianduia diventasse
ministro dello Stato,
farebbe le case di zucchero
con le porte di cioccolato.

Se comandasse Pulcinella
la legge sarebbe questa:
a chi ha brutti pensieri
sia data una nuova testa.

Gianni Rodari

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Felicità è…

Felicità è…Pattinaggio

…a dodici anni, una festa di compleanno con le amiche, a pattinare per due ore. E poi a pranzo fuori da sole, come quattro piccole donne. Nel 2014, in una grande città, che c’è di meglio?

E voi come festeggiate i compleanni dei vostri figli?

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Il capitale dell’Italia di oggi

Così come è accaduto per La grande bellezza (ora in odore di Oscar) la maggior parte dei nostri critici si è affrettata a stroncare un nuovo bellissimo film italiano: Il capitale umano di Paolo VirzìIl capitale umano, dal sito stracinema.com. Nell’ansia di dare un giudizio il più possibile “tranchante”, pochi hanno notato che il tema principale del film è l’essere genitori in Italia, oggi. Lo stesso trailer montato dalla produzione e dal regista evidenzia questo aspetto.

Che genitori sono gli italiani di oggi? Hanno un bel dire che i ragazzi siano viziati, aspettino la pappa pronta e non abbiano voglia di far niente; ma guardando il film ci si accorge delle ragioni dei figli e delle grandi responsabilità dei genitori.

I ragazzi arrancano come possono in cerca di un riscontro alla loro capacità di provare emozioni e sentimenti, di credere nella vita, che è ancora forte a quell’età. Ma noi genitori italiani che cosa gli presentiamo? Il materialismo, il vuoto, la falsa ricerca della sicurezza economica, tanto più disperata quanto più nasconde la mancanza di ideali. Insomma il fallimento delle nostre vite senza senso. Nonostante tutto, i giovani trovano sempre una motivazione, una spinta alla gioia. E’ di questo che dovremmo avere rispetto e che dovremmo custodire per il loro (e il nostro) futuro.

Quanto al film, attori bravissimi, completamente nella parte, una trama “pirandelliana”, ben scritta e ben diretta, la tecnica di regia è in sintonia con i tempi, rinnovata rispetto alle prime opere di Virzì.

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Il Natale senza Babbo

E’ ufficiale: questo sarà il primo vero anno senza Babbo Natale a casa nostra.

Mia figlia, che ormai ha da tempo l’età per non crederci più, ha confessato apertamente che sì, Babbo Natale è, in verità, lo spirito del Natale. Una spiegazione che mi è piaciuta moltissimo e che il padre ed io condividiamo. E che avevamo dato per buona già anni fa alle due figlie più grandi, in questi anni silenziosamente occupate a reggere il gioco.

Babbo Natale

E adesso? Be’, non penso che la sera della vigilia sarà molto diversa. La “piccola” sono ormai mesi che progetta il rituale natalizio, con tanto di cena, giochi e scarto dei regali.

E rimarrano magiche anche queste bellissime settimane d’Avvento, quest’anno benedette da un sole sfolgorante, venuto a illuminare la stagione più buia.

Bisogna che Babbo se ne faccia una ragione: il Natale a casa nostra piace proprio a tutti.

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Meglio Violetta o Happy days?

Violetta, dal sito http://violetta-italia123.oneminutesite.it/

Ma le vostre figlie (o i vostri figli) guardano Violetta? Ho saputo che, nel giro di qualche settimana, partirà in Italia anche il tour musicale della beniamina dei preadolescenti, insieme alla sua band di cantanti-attori protagonisti della telenovela argentina.

Questo genere di trattenimento per ragazzini non mi fa impazzire. Devo, però, ammettere che queste serie svolgono un ruolo sociale, ormai da qualche generazione. I ragazzini fra i 10-11 anni e i 13-14 vivono blindati, fra casa, scuola e palestra, in assenza di una vera socialità. E allora, in un attimo, quel bisogno naturale di amicizia e di un pizzico di libertà trova un rispecchiamento nelle vicende un po’ sciocchine, ma buone per tutte le culture, raccontate nei serial.

D’altra parte, anche noi, tanti anni fa, avevamo iniziato il trend con serie non tanto più dense di significato, ad esempio “Happy days”. Mio marito mi ha ricordato che i suoi coetanei del tempo si credevano tutti Fonzie; e c’era anche una bella dose di maschilismo in quelle serie che, oltretutto, erano ambientate nella puritana America degli anni Cinquanta. Eppure quante volte, con le amiche, abbiamo aspettato le sette di sera per guardare Happy days, che concludeva un bel pomeriggio di scherzi e risate.

Mamme, papà, maestre e dintorni, mi piacerebbe leggere le vostre opinioni su Violetta & friends.

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Date voce a questi bambini

Terra dei fuochi_bambini

Manifestazione a Napoli dello scorso 16 novembre. Foto da giornalettismo.com

Sono volti di bambini che abbiamo visto tante volte all’uscita della scuola dei nostri figli, ai giardinetti, dentro le palestre, a casa dei nostri amici.

Quelli che vedete in queste foto, però, erano bambini nati sani e forti e, invece, hanno dovuto affrontare un destino amaro senza nessuna colpa.

Sono i figli della cosiddetta terra dei fuochi, della Campania, Italia, Europa, Mondo. Sono i figli di un Paese che li ha abbandonati da tempo, loro e i loro genitori.

Perché?

Forse perché è più comodo continuare a coltivare pregiudizi sul Sud Italia e su tutti i Sud del mondo. E se anche fosse (e NON è)? E se fosse che loro sono veramente come qualcuno li dipinge, sfaticati, approfittatori, bugiardi, meritano per questo di veder morire i loro figli senza che nessuno, NESSUNO, faccia niente per aiutarli?

Intanto si sono mobilitati i Vip: una serie di giornalisti, attori, cantanti, presentatori, hanno “adottato” i comuni della cosiddetta terra dei fuochi. Potete vedere le loro foto come testimonial sul sito del Corriere del Mezzogiorno.

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Autumn in Turin

Autunno foglieAutunno alberoAutunno PoAutunno foglie rosse

 

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Halloween e quel che resta dell’autunno

E così anche ottobre, Halloween, le zucche e l’arancione sono passati. Quest’anno me li sono goduti un po’ più del solito, anche se la festa delle streghe rimane per certi versi incomprensibile, forse perché da bambina non l’ho mai vissuta.Halloween

Halloween vetrinaCi pensano le nuove generazioni a farlo, con quel tipico entusiasmo verso tutto ciò che è nuovo. Non ci resta che osservarle con un sorriso. E attendere le altre gioie dell’autunno ancora tutto da proseguire.

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Aree bambini cercasi

Questo episodio sta facendo il giro dei giornali nazionali. E’ accaduto a Torino: i vigili si apprestano a multare i proprietari dei cani senza guinzaglio ai giardini pubblici e questi ultimi si “vendicano” pretendendo che la multa venga consegnata anche ai bambini che giocano con una palla di gommapiuma. “Non si può. C’è scritto sul cartello”, sentenziano i presunti cinofili. “Ma non possiamo multare i bambini!”, cercano di difendersi i due vigili. Ma i padroni dei cani in libertà non vogliono sentire ragioni e minacciano di rivolgersi ai carabinieri. “Allora multate la maestra!”, dicono in coro. I vigili eseguono, intimoriti ed evidentemente incapaci di far prevalere il buonsenso sulla fredda applicazione delle regole.

Risultato? I bambini della scuola elementare non possono più giocare a palla (sebbene di gommapiuma, già scelta per non disturbare nessuno) e, insieme ai genitori, decidono di fare una colletta per pagare la multa alla maestra, “rea” di non averli tenuti in classe con un bel sole, cosa molto rara a Torino.

Vogliamo dire che è un mondo impazzito? Cani e bambini

Aggiungerei che, mentre Torino è piena di aree cani, nei parchi giochi è vietato: giocare a palla, arrampicarsi sugli alberi, calpestare i prati, entrare nelle aiuole, raccogliere fiori o frutti ecc… Che cosa dovrebbero fare i bambini in un parco, una educata passeggiata da bravi piccoli borghesi?

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Italia-Germania: vetrine dei giocattoli a confronto

Norimberga bamboleIn autunno, gli italiani che ancora se lo possono permettere vanno nei paesi del nord Europa in giro per i mercatini di Natale, alla ricerca del regalo da mettere sotto l’albero, anche per i bambini.

Belle queste vetrine, non è vero? Le ho fotografate a Norimberga, la città della Germania dove c’è anche un museo del giocattolo.

Mi ha colpito l’idea ancora poetica e “rotonda” che si ha dei giochi dei bambini. E’ come se le forme, i colori, le morbidezze dei giocattoli volessero conferire volutamente un’atmosfera sognante al momento del gioco infantile. Norimberga bambole2

Un bel contrasto rispetto alle vetrine dei negozi italiani, tutte mostri, plastica cinese e videogiochi.

Norimberga bambole3Forse noi italiani siamo già tanto abituati alla bellezza, all’armonia del paesaggio e dell’architettura, viziati dalla mitezza del clima, da desiderare un po’ di disarmonia e di forzata modernità. Perfino per i nostri bambini. Chissà.

Quest’anno l’autunno è arrivato presto un po’ dappertutto e le atmosfere crepuscolari ci hanno avvolto prima del tempo. Mia figlia già mi parla tutti i giorni del Natale e di come vuole organizzare la vigilia, momento magico. E i vostri figli, nipoti, allievi? Sono anche loro già in fermento?

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